Passamaneri

 

Il capitolare  dei passamaneri  risale al 1593 e precisa che essi si dividevano in tre colonnelli:

quelli da lizzi alti che fabbricavano cordelline, franze e guarnizioni d’oro e d’argento  filati a volte anche con fiori;

quelli da molin ugnolo che lavoravano vergole, vergottini e cartelle miste anche con oro e argento vero o falso; quelli da molin doppio, un genere di lavorazione presto abbandonato.

L’arte non aveva botteghe ma era esercitata nelle case degli artigiani.

 

 

(L'insegna dei passamaneri)

 

Verso la metà del ‘600 in seguito all’uso di passamanerie sempre più preziose e raffinate resta unico colonnello dell’arte quello dei lizzi alti.

Nel ‘700 cominciarono ad essere introdotte a Venezia, dalla potente arte dei marzeri, le passamanerie francesi che diedero un grave colpo all’arte  dei passamaneri veneziani. Inutilmente quest’ultimi si richiamarono alle leggi protezionistiche per risollevare la condizione della loro arte.

 

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