Ponte dei Sospiri

Questo famoso ponte, secondo alcuni, non dovrebbe forse essere considerato un ponte vero e proprio, esso appare più un passaggio coperto per portarsi dalle cosiddette prigioni nuove al palazzo ducale, scavalcando il rio di Palazzo.

        Il ponte dei Sospiri - innocente responsabile di molte fra le insulse, tenebrose dicerie corse e ancora oggi non di rado correnti - su Venezia e il suo governo, fu costruito nel 1600 allo scopo di consentire il passaggio alle aule di giustizia dei detenuti nelle prigioni nuove, quella parte cioè di carceri costruite al di là del rio di Palazzo, nel palazzo ducale.

        Il passaggio dei detenuti dalle prigioni nuove al palazzo ducale avveniva appunto attraverso il ponte dei Sospiri, così battezzato dalla fantasia popolare perché chi lo attraversava aveva, “tutto il motivo di gemere e sospirare “.

        Il ponte dei Sospiri è una costruzione pensile, interamente in pietra d’Istria, “di grande impronta architettonica “, ornato da un bassorilievo della Giustizia e dallo stemma del doge Marino Grimani che lo fece costruire. All’interno esso è diviso in due passaggi: l’uno dalle prigioni al palazzo ducale, l’altro in senso inverso. Su entrambi i lati vi sono finestrelle di marmo traforato dalle quali si scorgono da una parte il ponte della Paglia ed il bacino con l’isola di San Giorgio, dall’altra la facciata posteriore del Palazzo Ducale ed una bella fuga di ponti che attraversano il rio di Palazzo.

 

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