Insula: un Progetto per Venezia                                                              home page

Insula é il braccio operativo del Comune di Venezia, opera sul territorio con interventi integrati di risanamento igienico ed edilizio. La salvaguardia di Venezia dipende dall’attuazione di un unico progetto ed Insula ha ricevuto l’incarico per la progettazione, l’appalto e l’esecuzione di opere e di servizi di manutenzione urbana con particolare riferimento al suolo, al sottosuolo e al sistema dei rii e dei ponti.

Un insieme di metodologie, procedure e strumenti garantiscono una corretta strategia di manutenzione della città per un efficace impiego delle risorse e per un razionale utilizzo del territorio urbano.

IL SISTEMA PER LA MANUTENZIONE URBANA

Tra i compiti di Insula vi è anche quello di sviluppare e gestire il Sistema per la manutenzione urbana ( SMU ); un insieme di strumenti, metodologie e procedure che consentiranno di gestire la manutenzione urbana secondo criteri di ordinarietà, così articolato:

  • il Sistema informativo territoriale
  • il Sistema di monitoraggio e di supporto alle decisioni
  • il Sistema di monitoraggio e controllo ambientale


IL SISTEMA INFORMATIVO TERRITORIALE

La base di partenza di questo sistema è la restituzione numerica, in scala 1:500, di un rilievo aerofotogrammetrico portato a termine dal Comune di Venezia nel 1982. Questa cartografia è stata integrata da una serie di rilievi di dettaglio (sponde, ponti, pavimentazioni stradali, fondo dei canali) e di dati provenienti da archivi distribuiti sul territorio (dati fisici dei canali, destinazioni d'uso dell'edificato, distribuzione della residenza, distribuzione delle attività economiche, consumi idrici, aree esondate con le maree ecc.) sui quali, fino ad ora, non era mai stata tentata alcuna opera di razionalizzazione e omogeneizzazione.

IL SISTEMA DI MONITORAGGIO E DI SUPPORTO ALLE DECISIONI

Gli obiettivi legati allo sviluppo di un sistema di monitoraggio e di supporto alle decisioni sono connessi all'esigenza di tenere sotto controllo l'evoluzione del sistema urbano e di sviluppare metodologie, procedure e strumenti che consentano di elaborare una completa strategia di intervento secondo i canoni della manutenzione ordinaria.

IL SISTEMA DI MONITORAGGIO E CONTROLLO AMBIENTALE

Riferito a molteplici fattori (funzionamento idraulico dei rii, qualità dell'acqua e dei sedimenti, stato di conservazione dell'edificato prospiciente i rii, forzanti naturali e antropiche che agiscono sul sistema dei rii), questo sistema di monitoraggio è finalizzato a consentire la valutazione dell'efficacia degli interventi e a costituire un supporto alle attività di programmazione e di gestione dell'ordinaria manutenzione.
Tale obiettivo è perseguito sviluppando due distinte fasi: una prima di caratterizzazione, orientata ad acquisire le informazioni necessarie alla progettazione degli interventi e alla definizione delle condizioni di riferimento del sistema; una seconda di controllo, orientata alla valutazione dell'efficacia degli interventi e all'acquisizione dell'informazione necessaria alla loro programmazione.
Le esigenze informative necessarie per lo sviluppo delle due fasi riguardano:

  • l'idraulica dei rii (i livelli e le dinamiche di interramento, la velocità e la direzione della corrente);
  • la qualità delle acque (effetti locali e globali dovuti alle attività di scavo ed effetti globali dovuti a interventi sul sistema fognario);
  • l'edificato prospiciente i rii (storia delle strutture e degli interventi, stratigrafia del sottosuolo, comportamento strutturale delle opere e stato di conservazione delle opere);
  • le forzanti esterne (traffico acqueo e moto ondoso, oscillazioni di marea e scarichi inquinanti).

Il modello decisionale del disagio e del rischio incendio

Al progetto hanno collaborato il CdD-SIT dell'Istituto universitario di architettura di Venezia (con una tesi sull'argomento) e il Worcester Polytechnic Institute (nella definizione della metodologia di monitoraggio del sistema di consegna merci). Lo scopo del progetto è quello di sviluppare un modello decisionale (approvato per ora solo in forma parziale) che permetta di programmare lo scavo dei canali riducendo al minimo il disagio prodotto nei confronti delle attività economiche e produttive della città. Ciò sarà assicurato garantendo, nei limiti del possibile, la raggiungibilità delle zone più critiche, sia per il disagio che per rischio d'incendio, anche in condizioni estreme di bassa o alta marea.
Lo sviluppo del progetto segue quattro fasi distinte:

  • l'acquisizione ed elaborazione dei dati sul disagio (censimento delle attività economiche e produttive, monitoraggio dei punti di carico/scarico merci, definizione della mappa del disagio);
  • l'acquisizione ed elaborazione dei dati sul rischio incendio (acquisizione di dati sull'edificato, definizione della mappa del rischio incendio - Comune di Venezia);
  • l'acquisizione ed elaborazione di dati sul sistema dei rii (dati sul traffico, dati sui ponti, dati sull'interrimento dei rii);
  • la realizzazione del modello decisionale (analisi e correlazione dei dati disponibili, costruzione del grafo della viabilità acquea, implementazione del modello).

Il modello di trasporto e accumulo del sedimento nei canali interni





Il progetto, iniziato nella seconda metà del 1999 da Unesco, sarà cofinanziato da Insula e sarà completato entro il 2002.
Al progetto partecipano il CNR, che svilupperà la parte di modellistica vera e propria, e l'US Environmental Protection Agency di Athens, Georgia, che metterà a disposizione i propri laboratori e il codice EFDC (Environmental Fluid Dynamic Code) per la simulazione dei processi di sedimentazione.




Il progetto si articola in tre fasi:

  • la caratterizzazione del sistema dei canali interni (acquisizione delle caratteristiche fisiche e geometriche, rilievo dei livelli del sedimento in tutti i rii, implementazione in GIS della rete di canali, implementazione del data base per la gestione temporale dei livelli di sedimentazione);
  • la verifica delle dinamiche di sedimentazione (verifica dei livelli del sedimento nei canali a maggior rischio, correlazione dei dati con lo scopo di evidenziare le dinamiche della sedimentazione, analisi degli effetti del traffico, censimento degli scarichi fognari e correlazione coi consumi idrici, campagne di analisi correntometriche);
  • lo sviluppo del modello (revisione dell'esistente modello idrodinamico con l'aggiunta della componente verticale, sviluppo del modello di previsione dell'accumulo del sedimento, sviluppo del modulo per la manutenzione).

Il manuale della manutenzione

Questo progetto sarà sviluppato con lo scopo di dare una finalità operativa al complesso dei dati collezionati nel corso di questi ultimi tre anni. Esso produrrà tools e procedure, in accordo con le normative nazionali, che consentiranno la gestione ordinaria della manutenzione urbana.
Il progetto è stato inserito nell'ambito del programma Urban II finanziato dalla Comunità europea e sarà sviluppato in una prima fase sperimentale applicandolo a due zone campione di Venezia.

Il Sistema per la gestione coordinata degli interventi in sottosuolo

Si tratta di una gestione innovativa del processo di coordinamento che va nella direzione della direttiva 3 marzo 1999 del Ministero dei Lavori Pubblici per la Razionale sistemazione nel sottosuolo degli impianti tecnologici.
Nel febbraio 1998, con il protocollo d'intesa siglato da Insula, Comune di Venezia, Aspiv, Enel, Italgas e Telecom Italia, sono state stabilite le strategie con cui affrontare le problematiche di coordinamento di interventi in sottosuolo.
Successivamente è stata istituita una commissione di studio per la redazione di un regolamento attuativo e attivato un gruppo di lavoro permanente per la programmazione e la definizione, di anno in anno, di tutti gli interventi da attuare in forma congiunta nei termini individuati dal regolamento
Il Regolamento, sottoscritto dalla commissione nell'estate del 1998, definisce:

  • Insula come soggetto coordinatore degli interventi congiunti e attuatore di tutte le opere civili;
  • i tempi per la predisposizione dei programmi di intervento comuni;
  • i criteri per il calcolo e la ripartizione dei costi del cantiere;
  • le procedure di sicurezza da adottare nell'ambito del cantiere congiunto;
  • le modalità per appalto delle opere comuni;
  • le modalità per la realizzazione di un sistema informativo congiunto;
  • le modalità per la contabilità e i pagamenti.


Questo accordo, esteso a tutti gli interventi che saranno effettuati sulle reti in ambito cittadino, costituisce un primo esempio di attivazione di una procedura di manutenzione ordinaria.
Finora questa procedura è stata applicata nella progettazione di tre insulae mentre le prime attività operative sono recentemente iniziate nell'insula di San Giovanni in Bragora.


WEB GIS Insula : informazioni territoriali da consultare in rete

Insula si propone con questo strumento di fornire un servizio alla città attraverso la pubblicazione in internet di una parte del patrimonio informativo e cartografico della società, mettendo così a disposizione dei cittadini attraverso un vero e proprio sportello virtuale dati territoriali di pubblica utilità.
Ad esempio è possibile identificare i percorsi terrestri o acquei più convenienti che consentano di raggiungere un luogo anche in funzione dei cantieri attivi e delle condizioni di marea.